Intervista a MARIA CRISTINA de
ZUCCATO co-fondatrice e gallery manager di NOEMA Gallery, Milano.
Cogliere l’essenza in cui ogni elemento si fonde
perfettamente l’uno nell’altro: questo è il Sacro Graal di ogni fotografo e gli
artisti di Noema Gallery lo sanno bene.
Situata nel cuore di Milano, in pochi anni la galleria
fondata da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni ha conquistato gli amanti
della fotografia grazie ad un’accurata selezione di eccellenze artistiche
europee.
Fotografie d’autore da ammirare e acquistare, dunque, ma
anche innovazione imprenditoriale grazie all’introduzione della formula “Art
Rent” che offre la possibilità anche di noleggiare le opere esposte.
Abbiamo chiesto a Maria Cristina de Zuccato, co-fondatrice di
Noema Gallery, di raccontarci la sua esperienza.
Imprenditrice e Fotografia come si
conciliano?
Molto bene perché la
fotografia è sempre stata la mia passione. Una passione amatoriale, perché nella
vita ho fatto tutt’altro: ho intrapreso una carriera manageriale con grande
entusiasmo poi, con l’arrivo dei miei quattro figli, la mia professione ha
lasciato il posto al ruolo di madre.
Un giorno incontrai un
amico, architetto e fotografo, che mi espose la sua opinione riguardo la mia
personalità, assai idonea al ruolo di gallerista. E così, prima per gioco e poi
seriamente, abbiamo creato una galleria d’arte dedita alla fotografia.
Ci piaceva l’idea di
diffondere questa forma d’arte con una chiave inusuale: volevamo essere la
prima galleria che non solo vendeva ma permetteva l’affitto di opere
fotografiche.
La formula “Art Rent”,
molto diffusa all’estero, non rende ancora molto in Italia ma mi ha aiutata a
creare un concept di galleria un po’ diverso dagli altri che mi ha permesso di
introdurmi in contesti un po’ meno ovvi del solito.
Più artisti fotografi italiani o
stranieri?
Collaboriamo
soprattutto con artisti italiani ed europei perché riteniamo abbiano una
sensibilità diversa. Chi nasce e vive in Europa è circondato dall’ 80% del
patrimonio artistico mondiale e probabilmente questo incide nel trovare uno
sguardo diverso rispetto agli artisti provenienti da altre realtà.
A noi piace quel tipo
di sensibilità, questa è la caratteristica ci distingue.
Avete un’esclusiva con loro?
No, quando si crea un
rapporto di fiducia è l’autore stesso che si affeziona ed è lodevole notare
come tutti gli artisti che hanno iniziato a collaborare con noi siano rimasti.
Adesso rappresentiamo
quattordici fotografi e siamo in crescita perché il messaggio che trasmettiamo
piace molto. Chi vede le nostre fotografie capisce che c’è un percorso omogeneo
e che selezioniamo con cura i nostri artisti.
Molto spesso, infatti,
ci capita di rifiutare autori.
La vendibilità è quanto tu “senti”
l’artista?
Ci deve essere un filo
conduttore che intercorre in questo lavoro di team.
Una particolarità di un artista che
ti ha colpito…
Le scelte artistiche
vengono effettuate dal Direttore Artistico, perché necessitano di una profonda
cultura e preparazione del settore, mentre io curo l’aspetto imprenditoriale.
Quello che cattura il
nostro interesse nella scelta artistica è la progettualità.
Noi non avremo mai
autori con scatti rubati o di reportage.
I nostri autori creano
progetti e realizzano opere attraverso il set fotografico. Lo scatto viene
studiato, sentito e allestito avendo una particolare cognizione dei tempi
necessari. Questa riscoperta del tempo è un lusso in un periodo storico come il
nostro dominato da un flusso inarrestabile di immagini.
“Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere
prima che vengano fotografate”, così descrisse il suo approccio artistico la
celebre fotografa Diane Arbus.
E se anche voi siete alla ricerca di quella dimensione, Noema
Gallery non vi deluderà.