lunedì 24 marzo 2014

Presentazione Feed Your Eyes



La mostra FEED YOR EYES è ancora in corso, di seguito alleghiamo la presentazione per chi non ha avuto la possibilità di leggerla in galleria. 


PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
FEED YOUR EYES
11|29 marzo 2014


La vita moderna è un mare di immagini. Siamo inondati di immagini luminose e di miriadi di testi che ci balenano davanti agli occhi da ogni dove. Sottoposto a un eccesso di stimoli, il cervello deve adattarsi velocemente a elaborare questo vorticoso fuoco di fila di dati disconnessi. Nel mondo sviluppato la cultura è oggi in larga parte definita dal dilagare dei mass media e dei dispositivi elettronici personali che monitoriamo ossessivamente.

L’inebriante espansione della comunicazione globale istantanea ha liberato una folla di voci individuali, ma minaccia paradossalmente di sopraffare l’individualità stessa. Come sopravvivere in questa epoca di vertigine? Dobbiamo reimparare a guardare.

Soprattutto i bambini meritano tutela dalla fiumana torrenziale di immagini sfarfallanti, che li rendono dipendenti da distrazioni seduttive e fanno sembrare futile e noiosa la realtà sociale con i suoi doveri e le sue preoccupazioni morali. L’unico modo per insegnare ai bambini a trovare quel centro è proporre allo sguardo occasioni di solida percezione, e quelle migliori le offre la contemplazione artistica.

Per guardare l’arte occorre quiete e ricettività, che resettano i nostri sensi e generano una magica tranquillità. (1)





Questa è la prima mostra di Noema Gallery e come tutte le prime volte abbiamo cercato di presentarci al meglio, di esporre tutti gli artisti che rappresentiamo in un evento corale di stima e crescita reciproca con l’intento di descrivere il più compiutamente possibile attraverso le immagini il pensiero che lega il progetto della galleria.

La fotografia artistica è un’attività solitaria, il fotografo generalmente è schivo, parla attraverso il proprio lavoro, non ama molto definirsi a parole, è lento, meditativo, osservatore. E’ in antitesi al fotografo di reportage o a quello sportivo, per cui la rapidità è la prima caratteristica da avere.

La mostra Feed Your Eyes cerca di evidenziare la lentezza e la sua nuova necessità di esistere come valore alternativo alla rapidità che invece il XXI° secolo ci chiede in continuazione, forse legandolo erroneamente all’idea di produzione.

Abbiamo utilizzato il pensiero di Camille Paglia perché ci è sembrato pertinente ed illuminante riguardo il significato che noi vogliamo dare a questo lavoro collettivo. I nostri fotografi hanno tutti una matrice comune: l’essere europei.

Sono legati da costruzioni culturali simili anche se in alcuni casi vengono da molto lontano, si potrebbe pensare che uno statunitense sia a noi più vicino di un ungherese o di un russo,   in realtà se andiamo a Bari nella cattedrale di San Nicola scopriamo che la parte orientale dell’Europa non solo è molto vicina a noi ma in parte vi è dentro. Così il nostro primo criterio di scelta è stata la nazionalità, abbiamo scelto autori (2) apparentemente differenti ma che secondo noi hanno caratteristiche culturali che li accomunano e tutti hanno una precisa attitudine: la lentezza. Più o meno velatamente la coltivano tutti.

I lavori che presentiamo sono l’elogio della lentezza, ovviamente andrebbero letti per intero nel contesto di ogni singolo progetto, cosa che vi invito a fare privatamente cercando nei siti degli autori e nel sito di Noema Gallery, ma anche in una condizione così sintetica come quella proposta credo sia possibile rintracciare in ogni fotografo la voglia di non correre per rubare l’attimo ma viceversa il desiderio di progettare l’immagine, o la serie di immagini, con grande attenzione prima di decidere il momento dello scatto, utilizzando la fotografia come testo in luogo della scrittura.

Siamo in un territorio molto diverso dalla fotografia di moda, dal fotogiornalismo, dalla fotografia sportiva; qui il senso estetico chiede un grado di attenzione maggiore, non ha la stessa evidenza ed estetica di una modella o di un’automobile di formula uno, non vuole essere letta singolarmente ma esige di far parte di un contesto.

E’ di questi giorni la vittoria dell’Oscar al film “La grande bellezza”, ecco credo che questa nostra prima mostra chieda a noi ed ai suoi visitatori di ricalibrare i propri concetti di bellezza, di farci uscire dagli stereotipi televisivi per un ritorno alla costruzione ed alla creazione del bello che è la cifra di riconoscimento dell’essere italiani, forse è l’unico reale collante che ci fa sentire Nazione ancor più della lingua che si sa è in continuo mutamento.

La ridefinizione di tanti “bello” e non di un unico modo prevalente di concepirlo assunto da un’omologazione imperante che amalgama tutto in una sorta di melassa collettiva che esclude ogni diversità.

Quando la fondatrice di Noema Gallery (Maria Cristina de Zuccato) mi ha sottoposto il progetto, l’ho trovato  pertinente ed importante sia per il periodo storico che viviamo sia per la presentazione della galleria e del contributo che essa vuole portare nel mondo della fotografia italiana.

A Maria Cristina va il mio ringraziamento per avere avuto il coraggio di avviare un progetto così ambizioso in un periodo in cui le iniziative si chiudono e non si aprono, mentre a voi che leggete va il mio invito a nutrire il vostro sguardo prendendovi del tempo, perché è l’unica vera ricchezza che abbiamo.

© Riproduzione Riservata 
 Aldo Sardoni (Art Director)



Milano, 11 marzo 2014





(1)  Camille Paglia, Seducenti immagini – un viaggio nell’arte dall’Egitto a Star Wars -  Il Mulino,             Bologna, 2013

(2) Se seguo Nietzsche nell’affermazione che l’arte è la vera attività metafisica di questa vita, allora preferisco parlare di autori anziché di artisti, perché i primi non cominciano un lavoro con l’intento di condurci al di là dell’aspetto fisico della vita ma, al contrario cercano in essa nuovi elementi di riflessione proponendoci ragionamenti, considerazioni e punti di vista trovati nella vita reale, spesso nascosti ma non per questo meno veri. Se il loro lavoro, successivamente,  porterà poi oltre la parte fisica della vita allora il sostantivo artista sarà più pertinente.

© 2014 Aldo Sardoni – RIPRODUZIONE RISERVATA





Via Solferino ang. Castelfidardo - Milano

                                                                                                                                                                

venerdì 21 marzo 2014

             

Intervista – Adesso tutti possiamo avere scatti d’autore nel nostro salotto.

marzo 21, 2014 Mariapia Bruno
 


Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni sono i fondatori di Noema Gallery, una nuova realtà di spunto internazionale che apre le porte ad un interessante modello di business: quello di rendere fruibile la fotografia a quante più persone possibile non solo con la vendita delle opere, ma anche con il noleggio. I dettagli del progetto, che è appena stato presentato a Milano insieme alla mostra Feed your eyes nella loro sede di Via Solferino, li raccontano a Tempi i due intraprendenti padroni di casa.


Casa ha ispirato l’idea di Noema Gallery?
L’idea è in uso già da tempo a New York e Londra così abbiamo pensato che fosse arrivato il momento per proporla nella città più internazionale d’Italia in considerazione anche del fatto che Milano aumenterà la sua visibilità con l’Expo 2015 (1 maggio – 31 ottobre). L’intento è quello di avviare questo nuovo modo di “consumare” arte in una città sempre attenta alle novità per poi estendere questa visione all’intero territorio nazionale.
Se l’arte diventa prestabile non c’e rischio che la si consideri di poco valore?
L’arte è già “prestabile”, tutti i musei del mondo si prestano le collezioni che possiedono con l’intento di fare circolare il sapere ed il piacere di potere vedere delle opere altrimenti difficili da raggiungere. Nel nostro caso l’idea è quella di allargare la fruizione dell’opera fotografica ad un pubblico quanto più vasto possibile, annullando o comunque contenendo la distanza fisica e psicologica che in genere si crea fra la galleria ed il possibile acquirente. Con noi è possibile avere un certo numero di fotografie (incorniciate ed assicurate) nella propria casa o nel proprio studio professionale per un anno, viverci insieme, stabilire un contatto ed un piacere nell’incontro quotidiano e poi restituirle, oppure cambiarle oppure acquistarne anche una sola  (con la deduzione  della relativa quota di affitto pagata).
A  che tipo di privato e a che tipo di azienda potrebbe interessare un’iniziativa del genere?
A chiunque abbia desiderio d’incontrare ogni giorno delle immagini che lo emozionano o che gli danno piacere, che con esse ritenga di aumentare il prestigio del suo spazio, o che voglia prendere spunto per creare eventi, invitare clienti: quindi ad esempio Studi Professionali, Alberghi, Business Center, etc.
Avete appena inaugurato uno spazio temporary in via Solferino. Quale sarà la programmazione?
Saremo presenti intanto al Festival di Reggio Emilia, poi stiamo programmando la creazione di un contest internazionale e successivamente una borsa di studio per giovani fotografi e 4 mostre per il 2015.
Vi occuperete solo di fotografia?
Solo di fotografia contemporanea d’autore. Il nostro obiettivo è renderla fruibile a quante più persone possibili: il noleggio delle opere diventa un modo per espandere in maniera esponenziale la superficie espositiva di una galleria che non è più uno spazio fisico statico, ma che aumenta e si rinnova in ogni installazione presso i propri clienti.
Pensate di crescere in questo modo dei nuovi collezionisti?
Speriamo di crescere e di aiutare a crescere nuovi collezionisti. Il noleggio è anche un modo per affezionarsi ad un’opera con il tempo e valutarne con calma la possibilità di acquisto e le sue caratteristiche di “investimento”( anche se molto accessibile), con l’intento che la fotografia venga sempre meno considerata come un’arte inferiore alle altre.

sabato 15 marzo 2014

 
Maria Cristina de Zuccato (Owner e Gallery Manager di Noema Gallery)
intervistata dal TG2 RAI delle 20.30 
 
Ieri sera al TG2 delle 20.30 Maria Cristina de Zuccato è stata intervistata all'interno di un servizio del telegiornale sulle nuove forme di collezionismo, chiunque fosse interessato  a vedere l'intero filmato può cercare il "servizio 11" del 14.03.2014 ore 20.30 nel sito http://www.tg2.rai.it/.
L'intervista si è svolta durante l'allestimento della mostra Feed Your Eyes inaugurata da Noema Gallery  martedì 11 marzo scorso.



 


venerdì 14 marzo 2014


La Repubblica
Simone Mosca ha scritto su La Repubblica di martedì 11 marzo 2014 un articolo su Noema Gallery, oggi pubblicato anche on line.
Vi segnaliamo il link per poterlo leggere on line.
Wall Street International
Wall Street International Magazine ha recensito la mostra di Noema Gallery a Milano, vi segnaliamo il link per poterlo leggere on line.

giovedì 13 marzo 2014

FEED YOR EYES 2014
Martedi scorso c'è stata l'inaugurazione della prima mostra di Noema Gallery, abbiamo avuto un grande successo di pubblico, circa 150 persone in galleria sono venute a conoscerci e a vedere la mostra con le fotografie di : Gianluigi Di Napoli, Frédéric Fontenoy, Mikhail Porollo, Alessandro Rizzi, Aldo Sardoni, Vladimir Seleznev, Massimo Siragusa, Sanda Vitorovic.
La Repubblica ha scritto di noi, il TG2 RAI ha fatto le riprese, oltre a numerose altre testate on line che trovere cercandoci nei prossimi giorni su google e sugli altri motori di ricerca.
Approfittiamo di questa occasione per ringraziare tutti gli ospiti intervenuti e per invitare gli amanti della fotografia a venire in galleria dal martedì al sabato dalle 11 alle 14.30 e dalle 16 alle 20 fino al 29 marzo.
Vi ricordiamo che è possibile visitare la galleria (in via Solferino angolo Castelfidardo) anche per appuntamento inviando una mail a noema@noemagallery.com.
Di seguito alleghiamo alcune immagini dell'evento.


lunedì 10 marzo 2014

 

 

A Milano nasce Noema, galleria per collezionisti convinti o per appassionati lunatici. Fotografie da acquistare, ma anche solo da noleggiare. E poi servizi di consulenza, mostre, progetti culturali



                     Mikhail Porollo, Goddess Alice
Mikhail Porollo, Goddess Alice

Una formula insolita, decisamente distante dall’idea radicata di collezionismo, di mercato dell’arte, di galleria. Noema Gallery apre a Milano, nella centralissima Via Solferino,  e osa con un concetto fuori dagli standard: comprare arte, ma anche noleggiarla. Questo il concept, applicato unicamente al settore della fotografia. Tutto nasce da un’intuizione di Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni, fondatori del progetto: perché non estendere la possibilità dell’”utilizzo” – contro quella, diffusa, del “possesso” – anche alle opere d’arte? Per tutti coloro che non vogliano per sempre una foto, ma che abbiamo l’esigenza di rinnovare temporaneamente un luogo di lavoro, un locale, un hotel, gli ambienti di un’azienda, Noema offre  degli abbonamenti annuali con la possibilità di affittare un certo numero di opere. Il tutto passando attraverso un’attenta consulenza, sia nella fase di scelta che in quella dell’allestimento, trovandosi in mano lavori già incorniciati, assicurati, in edizione limitata e coperti da copyright. Un modo, in fondo, per affezionarsi a un’opera, tenerla vicino e valutare con calma la possibilità d’acquistarla.
E chi invece volesse subito comprare, come da tradizione? Sarà naturalmente possibile, così come sarà possibile prendere parte ad attività culturali, incontri, mostre, o ancora partecipare a un premio di fotografia e a un bando per una borsa di studio, istituiti dalla galleria.
Non manca infine la sensibilità per il sociale e la vocazione per progetti a sfondo benefico:  Feed  Your Eyes, mostra inaugurale, presenta i primi sette fotografi coinvolti - Gianluigi Di Napoli, Frederic Fontenoy, Mikhail Porollo, Alessandro Rizzi, Aldo Sardoni, Vladimir Seleznev, Massimo Siragusa, Sanda Vitorovic – e destina parte de ricavato delle vendite alla causa dei bambini maltrattati, attraverso la Onlus CAF, attiva sul territorio di Milano tramite una casa di accoglienza per minori destinati all’affido.

- Helga Marsala
Feed  Your Eyes
11 marzo 2014 – ore 18.30/22
Noema Gallery – Via Solferino ang. Castelfidardo, Milano